Notizie Radicali
  il giornale telematico di Radicali Italiani
  giovedì 23 giugno 2005
 Direttore: Gualtiero Vecellio
Subito esplorazione su "Partito d'Azione" e "seminario dei volonterosi". Sono "embrioni" meritevoli di un'accurata "diagnosi preimpianto"

di Daniele Capezzone

Cari lettori, da oggi, ogni venerdì, prendo l'impegno di fare il "punto" della settimana, di "scattare una fotografia" della nostra situazione.


Dopo quello che voglio chiamare il "primo tempo" della partita sulla libertà di cura e di ricerca scientifica (il secondo si aprirà e si chiuderà con le prime straordinarie scoperte sulle stamionali embrionali...: quando infatti, tra due o tre o cinque anni, ci saranno le prime notizie clamorose dalla Corea del Sud o dagli Stati Uniti, che diranno i nostri "eroi" Giovanardi e Volonté? Faranno ...un comunicato di protesta?), abbiamo tre compiti.


In primo luogo, ovviamente, Radicali italiani si impegna a lavorare fianco a fianco con l'Associazione Coscioni per dare sostegno all'iniziativa e alla mobilitazione del mondo degli scienziati, degli accademici, dei ricercatori: sia rispetto alla prospettiva di eventuali disobbedienze civili, sia rispetto al più complessivo progetto di un "Congresso Mondiale per la libertà di ricerca, di scienza e coscienza". La risposta necessaria è infatti globale. La battaglia che ha visto la "tappa" italiana del 12-13 giugno ha -in realtà- una dimensione complessiva, che vede (anche su impulso vaticano) la costruzione, a livello Onu, di una vera e propria "Coalition of the un-willing", di un gruppo di Stati che NON vogliono consentire il cammino della ricerca scientifica più promettente, quella sulle cellule staminali embrionali. A maggior ragione, quindi, appare urgente il rilancio del progetto del Congresso Mondiale (quello che, grazie all'Associazione Coscioni, ebbe un primo passaggio alcuni mesi fa). Occorre "mettere in rete", far interagire in modo politico i gruppi, le associazioni, gli scienziati che in tutto il mondo si stanno dedicando a questi temi: gli scienziati e le associazioni che si sono generosamente impegnati nel referendum italiano, così come i promotori (e vincitori) dei referendum svizzeri e californiani, e così via.


In secondo luogo, per ciò che riguarda la suggestione fatta da Marco Pannella a proposito di un possibile nuovo "Partito d'Azione" e la proposta che io stesso avevo fatto -a questo tema collegata- di un "seminario dei volenterosi" da tenere a settembre, l'obiettivo è quello di tentare da subito contatti, sondaggi, esplorazioni, per capire entro l'estate se questi tentativi possano avere consistenza o no. Si tratta di ..."embrioni", e sarà bene fare un'accurata..."diagnosi preimpianto": insomma, le prossime sei-sette settimane ci aiuteranno a capire se si tratta di tentativi e progetti davvero praticabili. In caso positivo, scatterebbe la convocazione del seminario, e ulteriori passaggi potrebbero intrecciarsi con la stagione congressuale di fine ottobre-inizio novembre. Insomma, sul piano italiano (oltre ai tentativi -da concepire- di disobbedienze civili, di ricorsi alla Consulta), c'è da lavorare verso la prossima scadenza, che è quella delle elezioni politiche. Occorre evitare che gli oltre 10 milioni di italiani che sono scesi in campo per il sì restino di fatto privi di rappresentanza. Per questo, i radicali possono rappresentare il nucleo di un'aggregazione, e -per ciò che riguarda, in particolare, Radicali italiani- il Congresso previsto in autunno può essere il momento in cui si decide di lavorare per questo obiettivo.


In terzo luogo, incrociando le iniziative di mobilitazione con il calendario politico che ho provato ad abbozzare, occorrerà dare nuovo impulso alla campagna di iscrizioni a Radicali italiani, anche in vista dell'appuntamento congressuale di fine ottobre-inizio novembre. I mesi di settembre e ottobre possono essere dedicati ad assemblee città per città, in cui siano proprio i radicali a farsi carico di riconvocare tutti gli amici (anche delle altre forze politiche e associative) che si sono impegnate nella campagna referendaria per ragionare con loro sul proseguimento della battaglia. Insomma, si potrà discutere insieme di come aiutare le iniziative degli scienziati, e anche di come starà procedendo (speriamo!) l'esplorazione e il lavoro preparatorio verso le politiche ("Partito d'Azione", eccetera). Obiettivo? Partecipare tutti (loro e noi: e magari, in tanti, anche da iscritti!) a quel Congresso di Radicali italiani che potrebbe rappresentare un passaggio fondamentale di questo percorso. Non solo per i radicali.


Auguri a tutti noi.